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LA STORIA DEL FESTIVAL SESTO ROCCHI


LA STORIA DEL FESTIVAL SESTO ROCCHI

Il Festival Sesto Rocchi vede la luce nel Luglio del 2008.
L’idea di una manifestazione capace di coniugare formazione per tutte le età e eventi musicali di alto livello scaturisce dal rapporto di amicizia e stima tra Franco Prodi e Antonello Farulli. Fu Franco a condurre Antonello a S. Polo, nel paese e nella villa che accolse Sesto Rocchi e i suoi strumenti. Sesto è stato una personalità di primo piano nel mondo della liuteria italiana ma non ha mai voluto muoversi dalla sua cittadina. Un grande artista, un uomo modesto che conosceva l’umiltà del lavoro. Un lavoro, beninteso, di altissimo livello, condotto senza grandi clamori e con fedeltà per i luoghi, per le persone. Accogliere importanti artisti, strumentisti in via di formazione, bambini e musicisti amatoriali ha sempre avuto il senso di invitare la maggior quantità di persone all’avventura effimera e meravigliosa del far musica insieme.

Il Festival venne accolto come una novità assoluta e furono in molti gli amici che si offrirono per dare una mano. Sono stati fondamentali negli anni il sostegno costante dell’Amministrazione Comunale e di Laura Rocchi figlia del liutaio, sempre presente ai concerti e ospite generosa di allievi e insegnanti nella villa del padre.

Il primo festival vide l’inaugurazione del Quartetto di Venezia e il concerto finale del Quartetto di Torino. Tra loro concerti si esibisce un quartetto di ragazzini il Quartetto Prestissimo 54 anni in quattro! Negli anni seguenti tanti gli ospiti e gli amici: Alina Company, Lorenza Borrani e la Spira Mirabilis, il Quartetto di Cremona, Andrea Lucchesini, Laura Marzadori, The Navarra String Quartet, Giovanni Riccucci, il Quartetto Adorno, il Trio Hegel, il Quartetto Fauves, il Quartetto Mitja, Bruno Canino, il Quartetto Maurice, il Quartetto Lyskamm, Sandro Cappelletto, Andrea Gargiulo, Giovanna Prestia, il Quartetto Felix, Giulio Potenza e tanti tanti altri.

Il Festival non si è mai fermato, neppure di fronte al Covid, realizzando forzatamente un appuntamento esclusivamente concertistico. Il Festival non avrebbe mai potuto sopravvivere senza gli amici che compongono il pool dei docenti: Antonello e Stefano Farulli, Christophe Giovaninetti, Yibin Li, Tiziano Mealli, Andrea Nannoni, Andrea Repetto e Manuel Zigante che lo hanno animato e lo hanno sorretto con una cifra qualitativa didatticamente e artisticamente impareggiabile.

Con la XIII edizione il Sesto Rocchi, sorretto dall’Amministrazione Comunale di S. Polo, si è aperto a nuovi orizzonti sempre in linea con il profilo del passato. Per la prima volta i giovanissimi studenti delle scuole di musica del comprensorio territoriale hanno potuto partecipare alle lezioni, nella profonda convinzione che un progetto culturale non possa atterrare e dopo una settimana andarsene come un’astronave: deve invece radicarsi nel territorio. Nel 2021 il Festival ha lavorato in collaborazione con l’Associazione Musica con le Ali, costituita a Milano nel 2016 per iniziativa di Carlo Hruby e della sua famiglia, una realtà di Patronage Artistico unica nel suo genere in Italia volta a sorreggere giovani talenti emergenti.
L’anno successivo, il 2022, è stato proposto un progetto di musicoterapia orchestrale rivolto a ragazzi e ragazze portatori di disabilità, nel nome della più ampia accessibilità possibile.

Il Festival collabora da anni con numerosi enti, fondazioni e altri festival, sempre con lo sguardo rivolto alle giovani generazioni. Tra questi si sono annoverati: l’Associazione Musica con le Ali, il festival francese "Viv'alto en Cévennes" e l’Association Viv'Alto Lasalle (F), la Fondazione Accademia Internazionale di Imola “Incontri col Maestro”, istituzione internazionalmente riconosciuta come straordinaria fucina di giovani talenti musicali, nonché con la "Fondazione Antonio e Carlo Monzino" e il "Forum Austriaco di Cultura di Milano".

Cosa insegna l'esperienza del Festival Sesto Rocchi? Che si può fare cultura di alto livello con una gestione francescana, essenziale, che dimostri che l’esecuzione di eccellenza, la formazione e la diffusione dell'educazione musicale non sono corpi estranei, ma fanno parte di un’unica visione e di un unico campo di forze entro cui si muove la produzione di sapere.

La formula originale del Festival Sesto Rocchi, capace di fare incontrare e interagire artisti di fama internazionale, giovani e giovanissimi strumentisti e amatori di ogni livello musicale, permette che anche quest’anno, dal 2 all’8 settembre 2024, San Polo d’Enza si trasformi in una “città sonora”, ricca di entusiastica condivisione musicale, incontri tra diverse generazioni e crescita individuale.